Perche’ e di quali nuovi strumenti abbiamo bisogno per vivere le nostre vite oggi
Vediamo crescere la rabbia intorno a noi e la sofferenza. Il mondo è cambiato ci sono nuovi bisogni, ci sono i vecchi bisogni…
Cosa si deve/ può fare per affrontare questi cambiamenti epocali?
Di che cambiamenti stiamo parlando?
Ehh… la versione breve è che non siamo in un momento storico in cui siamo chiamati ad adattarci, ma siamo dentro la storia che va avanti da sé velocissima ed i cambiamenti non danno il tempo di essere affrontati come l'ha sempre fatto l'uomo e cioè con il processo dell‘adattamento.
Dirai: Era meglio morire da piccoli allora?
Ma no. Mi faI dire una cosa così son contento e mi faccio la finta illusione sia servito a qualcosa studiare invece d’essere andato al mare a giocare a beach volley l’estate o a fare l’amore con la mia fidanzata 100 volte in più? (Nel caso la risposta fosse “no” insultami pure nei commenti così la smetto, forse).
Il prof di latino mi ha insegnato: “Rem tene verba sequentur” ossia: “Comprendi la cosa, le parole verranno da sé”.
E mi sembra funzioni perché a capire “Zuffa” per “Uffa” si va a finire per menarsè invece che consolarsè. E così si tirano fuori i tirapugni anziché gli abbracci. Ecco quindi che a diffondere “Zuffa” si genera il male che così si moltiplica perché a quel punto è passato, dal cervello di uno o di pochi, alla verità di tutti. Ma non è la realtà!
La verità di uno o di molti che ne siano stati convinti che sia, non è la realtà!
La realtà in questo caso è che c’era una probabile richiesta di condivisione, non una dichiarazione di guerra come sarebbe la verità di chi capisce o vuole capire “Zuffa” invece di “Uffa”. E questo investe tutti: belli e brutti, laureati e non, ricchi e poveri…
Che facciamo?
Eh, ”Rem tene verba sequentur” capisci la cosa, le parole e poi la soluzione la trovi tu o si può costruire insieme.
Quale vedo io?
Lo dico in breve dai, rispondere a questo bisogno, di tutti, cioè quello di potersi sfogare, trovare i giusti significati di quello che ci accade intorno e i perchè e quindi poter fare un arrangiamento tra quello che sentiamo noi e quello che abbiamo intorno per trovare il senso reale delle cose.
Cosa succede a fare così?
Una magia: che le rabbie diventano serenità, le credenze negative diventano pensieri tranquilli, il bisogno di controllo, repressione, punizione spariscono perchè si capisce che generano solo sfiducia e altra paura, rabbia e risentimento. Così tutto il pianeta vivrà felice e contento, come nel mondo degli orsetti del cuore.
Che noia!
Ah, ah, non preoccuparti, non vivremo mai in quel mondo, i cattivi ci sono per legge di natura, perché cattivi purtroppo anche si nasce, ma la maggior parte della gente diventa arrabbiata, confusa ecc… ed io sono convinto e davvero lo vedo tutti i giorni, che la maggioranza non lo sia ed abbiamo il diritto di vivere secondo la nostra natura: essere persone buone (che vivono lontani dal bisogno di controllare il prossimo con scuse che non possono mai stare in piedi perché la libertà è un diritto fondamentale dell’uomo, così il rispetto e la privacy) che vogliono fidarsi e sentire che gli altri si fidano di noi eccetera eccetere eccetera… Ecco un motivo, per esempio, per cui molti di noi sono arrabbiati: sentono di no poter soddisfare proprio questo bisogno o che altri come libertà, privacy, rispetto gli sono violati.
Dunque qual è la mia proposta?
Leggo in giro, non mi ricordo neanche dove scusa, che ci sono i guru con le risposte pronte. Io non ho la risposta pronta, ma per lavoro, da sociologo noto la realtà ed i fenomeni sociali e da psicologo provo a dare letture insieme alle persone di quello che gli accade e strumenti ad hoc per ognuna di loro perchè siamo tutti diversi come le situazioni in cui ci troviamo e così provo a costruire soluzioni non solo per vivere meglio, ma spesso per poter proprio sopravvivere in un periodo storico che richiede non di adattarsi, ma di rimodularci di continuo su un contesto sociale e strutturale che lo fa a sua volta che ci piaccia o no.
Ecco la risposta finale. Per questa cosa serve un tipo di servizio che risponda a queste cose qui:
- dia uno spazio sicuro in cui le persone, tutte, possano portare le proprie rabbie, paure, incertezze… in tranquillità senza il rischio che gli vengano poi ritorte contro da “orecchie che diventano lingue cattive” (dice un bel proverbio popolare). Non centra niente essere malati mentali, è chiaro, no?
- offra la possibilità di condividere le nostre situazioni con chi sappia capire “Uffa” e non “Zuffa”n e che abbia quindi già gli strumenti specifici per questo tipo di necessità di "adattamento"
- trovi e condivida con noi il senso delle cose reali e non le verità parziali
- sappia condividere con le persone strumenti e modi nuovi che permettano a tutti di vivere in questa vita in continua e veloce trasformazione
Il finale è che ci vuole il sevizio A TU PER TU – psicologia, gratuito per tutti perché è un diritto di tutti stare bene e tutti siamo una meravigliosa risorsa per noi stessi, le nostre famiglie, comunità e società. Credo che tutti abbiamo diritto non solo di essere aiutati, delle volte non vogliamo esserlo è vero, sono rare comunque, ma di avere la possibilità di soffrire e superare le nostre difficoltà della vita nella privacy e sicurezza in uno spazio dove non ci sarà nessuno che userà quello che diciamo contro di noi e poi sappia darci il significato reale delle cose e non le verità parziali e così possa aiutarci a trovare delle soluzioni.
Ooohh… e l’ho detto: A TU PER TU- psicologia. Ah, ah.
Scusami, ultima chiosa. Vedi, non faccio il guru, ma cerco solo di fare il mio lavoro di psico e socio e cerco di costruire soluzioni buone insieme agli altri e come vedi senza pestare i piedi a nessuno, perché non esistono servizi come questo perché tutti gli altri servizi, utilissimi, si rivolgono ad altri bisogni.
Dico sempre: se qualcuno si sente giudicato, si arrabbia perché che ne so o si agita per qualcosa, mi contatti che ne parliamo insieme e chiariamo; la soluzione si trova sempre.
Data di pubblicazione: 03 December 2024
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